Boldi (Commissione affari sociali): "Rete tra professionisti sul territorio unica via per gestire la cronicità"

Su fronte cronicità e sostenibilità, secondo l’on. Boldi non si può prescindere dal ruolo centrale del farmacista e dalla collaborazione con le altre figure sanitarie sul territorio.
“Se è vero che il modello che si cerca di portare avanti è quello che prevede lo spostamento dell’assistenza dei cronici dall’ospedale al territorio, il farmacista risulta cruciale in tutto ciò che è prevenzione e controllo dell’aderenza alle terapie, anche in virtù di quell’empatia che da sempre caratterizza il suo rapporto con il paziente. Inoltre penso si debba dare maggior impulso alla cosiddetta farmacia dei servizi che andrebbe implementata favorendo un’azione sinergica tra più figure, compresi i caregivers familiari. Nessuno Stato è oggi in grado di reggere, in termini di spesa, i costi della cronicità senza una perfetta collaborazione tra caregivers, farmacista, infermiere e medico di medicina generale”.